Nel 2050 la popolazione mondiale raggiungerà i dieci miliardi di persone e l’umanità dovrà affrontare moltissimi problemi, tra i quali l’aumento esponenziale della domanda di cibo, della produzione dei rifiuti e dell’inquinamento. In tale contesto, la produzione massale di insetti per l’alimentazione umana e soprattutto animale può rappresentare una soluzione alternativa e sostenibile alle fonti proteiche convenzionali che risulteranno sempre meno disponibili, più costose e inquinanti. Dagli insetti si possono inoltre ottenere, a parte i prodotti dell’alveare, molte altre sostanze utili, come ad esempio i coloranti rossi, la gommalacca e il chitosano per la produzione di imballaggi sostenibili per i cibi. Gli insetti possono loro stessi contribuire alla degradazione di materiali plastici ed essere parte attiva del virtuoso riciclo di sostanze organiche in un’ottica di economia circolare.

In questo evento, a partecipazione libera, la professoressa Barbara Conti espone i principali risultati sin qui raggiunti dal suo gruppo di ricerca e le prospettive degli allevamenti di insetti a fini alimentari e non solo.