L'iniziativa "Bianco-calce e sostenibilità dei centri storici: una convivenza possibile" si inserisce in un percorso di conoscenza che mira a divulgare in architettura i principi di compatibilità, minimo intervento e sostenibilità ambientale, alla base delle future città sostenibili.

L’applicazione di tecniche costruttive tradizionali, di cui la calce è il minimo comune denominatore, il suo diffuso uso sulla pelle degli edifici nelle città del Mediterraneo, ha garantito nel passato e garantirà nel futuro un’architettura ecosostenibile. Contribuirà ad abbassare le temperature sui solai, grazie al riverbero generato dal bianco-calce. L'impiego del latte e del grassello di calce ha dato vita ad architetture storiche eco-compatibili, reversibili e naturali, che si desidera riproporre.

Il progetto è alla sua quinta edizione in Ostuni; coinvolge ragazze e ragazzi provenienti da tutto il mondo. Il 20 e 21 maggio 2023 circa cento studentesse e studenti saranno impegnati nello sporcarsi le mani in cantieri-scuola, per conoscere l’antica arte del costruire, funzionale alla progettazione delle città del futuro, sostenibili dal punto di vista economico, termo-energetico, ecologico, ma anche sociale e culturale. Affiancati da professori, maestri ‘allattatori’, funzionari di soprintendenza, le studentesse e gli studenti apprenderanno nuovi/antichi mestieri. Al termine delle due giornate sarà siglato il gemellaggio delle città della calce nel mondo.