Nell’anno proclamato dalla Commissione Eu delle “competenze” appare evidente come la doppia transizione, ecologica e digitale, non sia sufficientemente accompagnata dal “capitale semantico” richiesto a risorse umane con profili altamente qualificati e tecnici supportati da solide competenze scientifiche a livello manageriale.

Ora è il momento di investire sulle conoscenze Steam, attingendo alle doti ancora inespresse a causa di stereotipi di genere che non trovano alcuna giustificazione nell’ambito delle qualifiche professionali per la doppia transizione. Intercettare i trend implica l’associazione di pensiero calcolante e virtù quali prudenza e responsabilità con l’obiettivo di esercitare diritti e doveri che si concretizzano in azione, selezionando tra le “possibilità” quelle che meglio rispondono a realizzare per le future generazioni una vita dignitosa senza aggravare vulnerabilità e disuguaglianze attuali.

Rilevano:

• risk management anticipante;
• pensiero critico e governo dei processi della transizione digitale;
• strumenti analitici per affrontare la complessità;
• accettazione della diversità e inclusione (riconoscimento dell’“altro” come presupposto per il bilanciamento degli interessi).

Conversano: EduFin Milano, Aifirm, Unimi - Scienze politiche, economiche e sociali; Iulm - Dipartimento di Comunicazione, arti e media; Unisalento - Dipartimento di Matematica e fisica "Ennio De Giorgi".