Si parla spesso di orientamento scolastico e professionale, ma le sfumature con cui il termine "orientamento" è inteso e percepito variano di molto, a seconda degli ambiti e delle finalità di utilizzo e, ancor di più, dipendono dalla lente attraverso cui si osserva l'individuo. A questo proposito, può essere utile costruttivo ricongiungersi al concetto di orientamento a partire dalla sua concezione pedagogica, grazie a una disciplina che da sempre si occupa di indagare l'uomo in formazione e molteplici forme di cura del sé.

Dal momento che l’azione formativa ha come carattere dominante il presentarsi come attività modificatrice, volta quindi al cambiamento, l'orientamento all'infanzia può contribuire a una costruzione del sé che si realizza lungo tutta la vita? Suona come inutile precocismo? Sappiamo quanto le prime forme di cura fondino il rapporto tra madre e figlio e come la scuola, nelle sue forme di servizio 0-6 anni e poi di scuola primaria partecipi in larga parte all'educazione delle e e dei più piccoli. Quale forma può prendere allora l'orientamento quando riguarda loro e quali competenze richiede a educatori e insegnanti?

Se ne parla con Immacolata Messuri, professore associato di Pedagogia generale e sociale e presidente del Corso di studi di Scienze e tecniche dell'educazione e dei servizi per l'infanzia dell'Università Telematica degli Studi Iul.

L'evento si terrà online ad accesso gratuito.

L'intervento si concentra sul Goal 4 "Istruzione di qualità" (Target 4.1 e 4.2).