La Traviata a Villa Pignatelli in scena alla prima tappa napoletana del Festival
Una riduzione del melodramma in tre atti di Verdi nel cuore di Napoli ha accompagnato l’avvio della settima edizione della manifestazione organizzata dall’ASviS. Le foto e il racconto della serata.
La città di Napoli ha accolto la prima tappa della settima edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile ospitando gli eventi a cura dell’ASviS nella suggestiva cornice della Chiesa dei Santi Marcellino e Festo all’interno dell’Università Federico II. Per celebrare l’inizio del Festival, la regione Campania ha organizzato l’8 maggio una cena ufficiale presso Villa Pignatelli, uno dei più significativi esempi di architettura neoclassica della città, che si trova lungo la Riviera di Chiaia di Napoli.
Il convivio è stato preceduto da una riduzione del melodramma “La Traviata” che si è svolta all’interno della villa utilizzando lo spazio scenico architettonico e creando così un’interazione tra il pubblico, i cantanti e gli strumentisti. La cornice neoclassica è diventata perciò palcoscenico per la messa in scena dell’opera di Giuseppe Verdi.
“La Traviata”, infatti, pièce in tre atti realizzata da Verdi su libretto di Francesco Maria Piave, ha visto la sua prima rappresentazione il 6 marzo 1853 al Teatro La Fenicie di Venezia. Anche Villa Pignatelli è sorta nel 1826, pertanto la rappresentazione lirica ha permesso al pubblico, grazie anche ai suggestivi arredi e ai dipinti, di immergersi completamente nello spettacolo.
Ogni atto si è svolto in una differente stanza della Villa, così da scandire i tempi e permettere agli ospiti di visitare al contempo i diversi spazi. Il salotto principale di ingresso ha ospitato il primo atto, mentre il secondo è stato rappresentato nella Sala Rossa, con arredi e mobilio tipici della manifattura napoletana e francese tipica dell'Ottocento. L’ultimo atto, infine, si è svolto in una sala contraddistinta dai grandi specchi che ha concluso così la rappresentazione interpretata dalla soprano Daniela Bruera nel ruolo di Violetta Valéry e dal tenore Francesco Marsiglia nel ruolo di Alfredo Germont.
L’Alleanza è da sempre accanto alla musica, organizzando e sostenendo iniziative musicali come in questo caso nell’ottica di trasmettere i messaggi dell’Agenda 2030 tramite linguaggi nuovi per raggiungere un pubblico ancora più ampio e trasversale.
di Elisa Capobianco