L’ASviS presenta il Festival 2023: “Vogliamo alimentare la speranza di futuro”

Alla conferenza stampa di lancio in Rai della settima edizione, gli interventi dei presidenti Mallen e Stefanini, le dichiarazioni dei partner e il videomessaggio di Fiorello. Giovannini: per noi il porto in cui andare è l’Agenda 2030.

Il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023 si prepara al debutto, con una settima edizione che segnerà il ritorno in presenza del pubblico agli eventi dell’ASviS e dei Gruppi di lavoro, ed entra nel vivo con una conferenza stampa tenuta giovedì 4 maggio nella sede di Rai Radio a Roma, che ha raggiunto attraverso i canali dell’Alleanza circa 38mila persone, con oltre 25mila visualizzazioni della diretta. Fra le novità di quest’anno il programma itinerante, con cinque tappe principali in grandi città italiane, dedicate ciascuna ad approfondire una diversa dimensione della sostenibilità: sociale a Napoli dall’8 al 10 maggio, ambientale a Bologna dall’11 al 14 maggio, economica a Milano dal 15 al 17 maggio, culturale a Torino dal 18 al 22 maggio, istituzionale a Roma il 23 e 24 maggio, dove si concluderà con un incontro presso la Camera dei Deputati. Al momento sono oltre 800 le iniziative inserite dalla società civile nel cartellone, cui si aggiungono le più di 600 organizzate nel contesto degli eventi “gemellati”.

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Ad aprire l’incontro con la stampa la presidente della Rai Marinella Soldi: “Vorrei riflettere con voi sul ruolo della Rai sul tema della sostenibilità. È un ruolo molto caro a questa presidenza, non per buonismo ma perché sono temi centrali per la rilevanza del nostro servizio pubblico nella vita dei cittadini. Si parla di sostenibilità e di Esg, dunque le connotazioni sono molto più ampie: l'ambiente e tutto ciò che riguarda la sostenibilità ambientale, la S di sociale quindi l'inclusione e l'accessibilità, e poi la G di governance. Non se ne parla spesso, la governance vuol dire trasparenza, buona impresa, vuol dire prendere decisioni sulla base dei dati. Tutti questi aspetti sono parte di un percorso di sostenibilità che la Rai ovviamente ha già intrapreso da tempo, ma che con questa presidenza e quello che il Cda è riuscito ad approvare fino ad oggi diventeranno centrali. Se dovessi immaginare la Rai alla fine dei cinque anni del prossimo contratto di servizio, la immagino trasformata in una digital media company integrata, che agisce con una mente imprenditoriale, un cuore sociale e un’anima ecologica”.

Pierluigi Stefanini, presidente dell’ASviS, ha sottolineato gli obiettivi del Festival: “Diffondere conoscenza e contribuire a creare consapevolezza tra i cittadini sono ingredienti fondamentali per incoraggiare e alimentare processi partecipativi. Vogliamo contribuire a elevare la società e contrastare la rassegnazione. Noi sottolineiamo anche con questo Festival l'urgenza di svoltare. Vogliamo costruire risposte di adattamento, dare una accelerazione al processo da qui al 2030. La sostenibilità tiene acceso il futuro (il titolo della campagna di quest’anno, ndr), ci sembra una parola d'ordine molto bella, molto efficace”.  Poi sulla situazione del Paese: “Abbiamo perduto anche troppo tempo e dunque abbiamo bisogno di essere più incisivi, più determinati e coraggiosi nel raggiungere questi traguardi”.

La presidente dell’ASviS Marcella Mallen ha sottolineato che il Festival è una manifestazione “inclusiva e innovativa”, due volte finalista agli SDG Action Awards delle Nazioni unite, ed “è arrivato in cinque continenti con decine di eventi internazionali”, ponendo successivamente l’attenzione sul messaggio che l’edizione di quest’anno trasmetterà: “un approccio propositivo, partendo dai territori, con una visione globale. Compiere delle azioni consapevoli oggi, vuole dire decidere sul nostro domani”. Poi un passaggio sulla modifica dell'articolo 9 della Costituzione, che inserisce il principio di tutela delle nuove generazioni : "Dobbiamo impegnarci per dare concretezza a questa riforma, con il Festival vogliamo alimentare questa speranza di futuro".

Crediamo che la sostenibilità sia davvero la chiave per riaccendere un futuro per tutti e per tutte”. Ha esordito così Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS, durante la conferenza stampa, aggiungendo: “Siamo al settimo anno, e il Festival non sta conoscendo nessuna crisi, il numero degli eventi è straordinario”, perché "la cultura della sostenibilità sta crescendo”. Ed entrando nel merito del programma, ha spiegato: “Inizieremo a Napoli affrontando subito il tema dei territori, per aiutarli a disegnare strategie, come abbiamo fatto in questi anni con varie Regioni e città. Stiamo anche aiutando quelle nove città che hanno preso l’impegno di decarbonizzazione entro il 2030, una sfida straordinaria”. Poi si parlerà di innovazione e ricerca per l’innovazione dell’agricoltura e del made in Italy, di uguaglianza di genere, di educazione, ha ricordato. “A Bologna partiremo con un incontro della Rete delle università per lo sviluppo sostenibile, poi parleremo anche di cultura e cambiamento climatico, perché ci sono degli elementi di resistenza culturale, in parte giustificata in parte no. Parleremo di Europa e delle sfide dell’Unione europea sulla sostenibilità, con un dialogo con Romano Prodi. Parleremo di quelle città che hanno accettato la sfida climatica. Per la prima volta durante il Festival le organizzazioni giovanili organizzeranno un evento, alla presenza del ministro Abodi. A Milano affronteremo il tema delle crisi geopolitiche, e poi quello degli aiuti allo sviluppo, sui cui l’Italia purtroppo è decisamente indietro. Parleremo anche delle imprese, che sono il motore della transizione ecologica, alla presenza del ministro Urso, e poi tratteremo il tema del greenwashing, che sta facendo male alla credibilità del processo di transizione. Metteremo di nuovo l’accento sulle Strategie regionali di sviluppo sostenibile e affronteremo il grande tema del futuro della nostra Terra. A Torino, nell’ambito del Salone del Libro, vari appuntamenti sul ruolo della comunicazione, su etica e sviluppo sostenibile”, oltre a un evento sull’alfabetizzazione alla salute. Si chiuderà a Roma, prima con un incontro sugli stereotipi, soprattutto di genere, e “infine con le istituzioni, per richiamare le scelte urgenti che vanno fatte nei prossimi mesi, dal Piano di adattamento al cambiamento climatico al nuovo Piano integrato energia e clima. Sono tutte scelte che, insieme all’attuazione del Pnrr e alla programmazione dei Fondi di coesione, devono essere orientate alla sostenibilità”. Giovannini ha concluso ripercorrendo le collaborazioni, i “nuovi percorsi” dal Festival, le pubblicazioni previste e le tante altre attività che animeranno la manifestazione (qui il Catalogo con la sintesi delle principali iniziative).

Il discorso si è poi spostato, con le domande dei giornalisti, sulla transizione energetica dell’Italia. “Non c'è vento favorevole per il marinaio che non sa in quale porto andare, per noi quel porto è l'Agenda 2030”, ha ribadito Giovannini. “È vero che ci stiamo muovendo troppo lentamente, da questo punto di vista il Pnrr, ma anche Repower Eu e le altre iniziative, devono essere orientate in questa direzione”.

La conferenza, moderata da Lorenzo Briani, responsabile comunicazione Radio Rai, è proseguita con gli interventi dei rappresentanti dei Partner che, insieme ai Tutor, supportano il Festival.

Paola Bellotti, direttrice area sostenibilità e sviluppo di Coopfond, ha dichiarato: “Tre anni fa abbiamo deciso di operare una transizione degli investimenti verso la sostenibilità, per noi è un impegno strategico”, portato avanti con un “approccio di integrità verso la transizione, perché guarda molto più alla sostanza”, classificando e premiando le imprese che scommettono sulla sostenibilità economica, sociale e ambientale.

Andrea Bianchi, responsabile pianificazione strategica e politiche industriali di Invitalia, ha affermato: “Il nostro è un percorso di sostenibilità già avviato nel corso degli ultimi anni e che sostanzialmente si articola su tre tappe: rafforzare il rapporto con gli stakeholder, fare un bilancio di sostenibilità, realizzare un piano strategico in cui ex ante si definiscono gli obiettivi”.

Poi è stata la volta di Emanuele Cardinale, sustainability manager di Inwit: “Realizziamo e gestiamo infrastrutture digitali, abbiamo 23mila torri distribuite su tutto il territorio nazionale. Siamo convinti che il digitale sia un alleato strategico per una società più sostenibile e inclusiva”.

Ha preso la parola quindi Rossella Iorio, head of Esg service excellence – Group Esg di UniCredit: “Ho sentito delle parole che si ricollegano molto alla nostra strategia Esg. Vogliamo essere la banca che sta a fianco dell'Europa nella transizione, supportare i nostri clienti verso una transizione giusta. Lo scorso anno abbiamo annunciato 150 miliardi di volumi Esg che vogliamo raggiungere entro il 2024”.

Stefano Pareglio, presidente di Deloitte climate & sustainability, ha citato uno studio: “Per il 61% delle aziende il cambiamento climatico è la preoccupazione principale per i prossimi tre anni. Come reagire a queste sfide? Innanzitutto a livello interno: tutte le società del nostro gruppo sono società benefit, e vogliamo diventare net zero entro il 2030”.

Marisa Parmigiani, responsabile sostenibilità di Unipol, ha parlato del ruolo delle assicurazioni: “Noi come assicuratori siamo facilitatori di processi di cambiamento. Non abbassiamo la guardia e lavoriamo per essere al fianco delle piccole e medie imprese, del sistema produttivo agricolo, stiamo sviluppando un tool che aiuti a sviluppare piani di adattamento, anche a lungo termine”.

Filippo Nicolò Rodriguez, responsabile sostenibilità di Enel Italia, ha segnalato che decarbonizzare l'energia vuol dire decarbonizzare tanti altri settori: “Noi lo facciamo da anni con convinzione, il nostro piano industriale è legato per oltre il 90% a quattro Obiettivi di sviluppo sostenibile. Si parlava prima di presente e futuro, ma in realtà il 2030 è domani”.

Albino Russo, direttore di Ancc-Coop, ha detto: “Per noi la sostenibilità è una disciplina quotidiana, una ragion d'essere. Un impegno civile contro le disuguaglianze. Puntiamo a sollecitare l’impegno di imprese e famiglie”.

È intervenuta a seguire Gaia Spinella, head of sustainability di Tim: “Abbiamo oltre 40 progetti sviluppati nel 2022, dalle attività nel riutilizzo degli scarti all'efficientamento delle nostre infrastrutture, fondamentali per noi che siamo grandi consumatori di energia. Lavoriamo molto anche sulle dimensioni sociali e di governance”.

Infine, Concetta Testa, responsabile sostenibilità di Autostrade: “Gestiamo tremila chilometri di reti e siamo in piena trasformazione. Riteniamo importante partecipare a questo Festival come un’occasione per diffondere una trasformazione sostenibile”.

FIORELLO PER IL FESTIVAL DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE 2023

Rosario Fiorello ed Elisa sono gli ambassador d’eccezione di questa edizione del Festival. In un videomessaggio, lo showman siciliano si mostra “indignato” per non aver saputo prima della manifestazione: “Io sono uno che sostiene queste cose, sono uno ecosostenibile proprio di natura. Grazie che mi avete dato questa opportunità, perché la colpa”, ha concluso con la consueta ironia, “è di quelli che non ecosostengono, sono loro che mi avevano nascosto questa cosa qua”.

 

LEGGI

Il programma degli eventi a cura dell’ASviS
Il calendario completo del Festival
Il catalogo del Festival
Il comunicato stampa
Il videomessaggio di Fiorello
La presentazione dei presidenti ASviS

 

di Andrea De Tommasi

venerdì 5 maggio 2023
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